Attentati dell11/9/01: la versione ufficiale perde consenso.

L'idea che gli attentati dell'11 Settembre 2001 negli Usa siano stati opera di al Qaeda non è affatto comunemente diffusa, e secondo un nuovo sondaggio effettuato da WorldPublicOpinion.org poll, solo in nove dei 17 Paesi monitorati è condivisa dalla maggioranza degli interpellati. 
In nessun Paese è emersa una maggioranza di opinioni che attribuisca gli attentati ad un unico diverso potenziale responsabile, ma nella maggior parte dei Paesi minoranze significative attribuiscono l'11 Settembre allo stesso governo Usa ed in alcuni Paesi a Israele.Queste risposte, spiegano in una nota gli autori della ricerca, sono state espresse spontaneamente in questionari che non indicavano risposte predeterminate. In media, il 46% ha attribuito gli attentati ad al Qaeda, il 15% al governo Usa, il 7% a Israele, il 7% a qualche altro autore. Mentre un interpellato su quattro ha risposto di non sapere.
"Visto lo straordinario impatto che gli attentati dell'11 Settembre hanno avuto sulle questioni mondiali, è rilevante che sette anni dopo non si sia un consenso internazionale su chi ne sia stato responsabile", ha commentato Steven Kull, direttore di WorldPublicOpinion.org.
Anche nei Paesi europei, la maggioranza che considera al Qaeda responsabile dell'11 Settembre non è sovrastante. Il 56% tra gli italiani come tra i britannici, il 63% dei francesi ed in 64% dei tedeschi indicano al Qaeda. Tuttavia, percentuali significative di britannici (26%), francesi (23%), e italiani (21%) hanno risposto di non sapere chi ci sia dietro all'11 Settembre.

GOVERNO USA RESPONSABILE PER 23% TEDESCHI E 15% ITALIANI
Di rilievo il fatto che il 23% dei tedeschi ed il 15% degli italiani indichi come responsabile il governo Usa.
E' soprattutto l'opinione pubblica del Medio Oriente a indicare autori diversi da al Qaeda. In Egitto il 43% dà la colpa a Israele, come fa il 31% in Giordania ed il 19% nei Territori Palestinesi.
Il governo Usa viene accusato dal 36% dei turchi e dal 27% dei palestinesi. la percentuale di chi indica al Qaeda va dall'11% in Giordania al 42% dei Territori Palestinesi.

I soli Paesi in cui la maggioranza di chi attribuisce ad al Qaeda gli attentati è sovrastante sono quelli africani: Kenya (77%) e Nigeria (71%). In Nigeria, una vasta maggioranza di musulmani (64%) indica ancora in al Qaeda gli autori degli attentati (rispetto al 79% tra i nigeriani cristiani).
Il sondaggio che ha interpellato 16.063 persone è stato effettuato tra il 15 luglio ed il primo ed il 31 agosto di quest'anno da WorldPublicOpinion.org, progetto collaborativo di ricerca che coinvolge centri di tutto il mondo e gestito dal Program on International Policy Attitudes (PIPA) alla University of Maryland. I margini di errore sono del +/-3-4%.
Le interviste sono state condotte in 17 nazioni, comprese le più grandi: Cina, Indonesia, Nigeria, e Russia, così come Egitto, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Giordania, Kenya, Messico, Territori Palestinesi, Sud Corea, Taiwan, Turchia e Ucraina. Agli interpellati è stato chiesto: "Chi pensi ci sia stato dietro agli attentati dell' 11 Settembre?" e le loro risposte sono state raggruppate i quattro categorie di risposte: "Al Qaeda," "Governo Usa", Israele" o "Altri".
Con al Qaeda sono state raggruppate le risposte di chi ha indicato "bin Laden" o "estremisti islamici", mentre chi ha risposto genericamente "gli arabi", "i sauditi," o "gli egiziani" (in media il 3%) è stato inserito nella categoria "altri". Anche se le persone con un più alto grado di istruzione sono più esposte alle notizie, sono state solo un po' più inclini ad attribuire l'11 Settembre ad al Qaeda. "Non sembra che queste opinioni possano essere attribuite semplicemente ad una mancanza di informazione", ha commentato Steven Kull. Esiste un nesso più forte tra le risposte sull'11 settembre e l'atteggiamento nei confronti degli Stati Uniti.
Quelli che hanno un'opinione più positiva sull'influenza dell'America sul mondo sono stati più inclini ad attribuire gli attentati ad al Qaeda (in media il 59%) rispetto a quelli che hanno un'opinione negativa (40%).

 

da www.WorldPublicOpinion.org  

Redazione