Milano: è più importante un maxi-parcheggio sotterraneo o un monumento del 4° secolo?

«Fermate il parcheggio a Sant'Ambrogio»

Anni fa, per lavoro a Los Angeles, era stata felice perfino nel vederla ridotta in miniatura alla Ucla, l'università della California: «È segno che la basilica di Sant'Ambrogio è un simbolo di Milano nel mondo». Oggi, da abitante della piazza, invece, l'architetto Cini Boeri, uno dei nomi più prestigiosi della progettazione made in Milan, vede scavare sotto le sue finestre enormi buchi nell'asfalto (eseguiti anche con la ruspa), proprio lì, a due passi dal più importante esempio di architettura romanica d'Europa: «L'idea è di realizzare un posteggio sotterraneo — dice —. In realtà qui è in corso uno scempio».

 

I cinque scavi archeologici previsti in piazza Sant'Ambrogio stanno per concludersi, e scoppiano (di nuovo) le polemiche. Gli abitanti sono in mobilitazione, e anche l'architetto Vittorio Gregotti è un po' preoccupato: «È necessaria prudenza — osserva —, altrimenti si mette a rischio una preziosa area archeologica e monumentale». In progetto c'è un parcheggio sotterraneo di quattro piani per 470 auto (con 236 posti a rotazione e 234 per residenti), 17 i milioni di euro di investimento previsti in project financing. Le indagini svolte dalla Soprintendenza archeologica della Lombardia hanno l'obiettivo di verificare le potenzialità archeologiche della zona: «I rilievi devono accertare la presenza di reperti storici — spiega il soprintendente Elisabetta Roffia —. Risultati alla mano, a novembre decideremo sulla fattibilità del parcheggio». Ma solo l'idea di un maxiposteggio di fianco alla basilica manda su tutte le furie Cini Boeri (e non solo): «È una decisione irresponsabile — sottolinea —. L'unica soluzione per eliminare le auto è pedonalizzare la piazza. Il via libera all'intervento, per adesso, non è ancora stato dato: c'è da sperare in una presa di posizione decisa e responsabile della Soprintendenza, in difesa della cultura». E Gregotti rileva: «Il progetto è da respingere soprattutto se non è stato concepito all'interno di un sistema di posteggi da realizzare nel centro storico. Altrimenti bisogna, comunque, adottare davvero molte precauzioni». È perplesso anche Carlo Bertelli, critico d'arte: «È un angolo di Milano che merita il massimo rispetto — ribadisce —. Ridurlo a parcheggio è assurdo».
Mesi di scavi, intanto, hanno portato alla luce i primi reperti: «È stata riscontrata la presenza di resti dello stradone di Sant'Ambrogio — rileva Roffia —. Sotto il livello stradale, vicino alla basilica, sono state messe in luce anche quindici tombe tardoromane del cimitero paleocristiano ad martyres». L'assessore al Traffico, Giorgio Goggi, ha più volte ribadito: «Nessuno pensa di realizzare posti auto a tutti i costi, vedremo che cosa fare dopo l'esito degli scavi». Anna Giorgi, l'architetto che ha firmato il progetto in Sant'Ambrogio, va all'attacco: «L'obiettivo è valorizzare l'area monumentale eliminando le auto dalla strada, come già avviene in altre città europee». Ma gli abitanti della piazza non ci stanno: «È necessario un passo indietro, con atto di responsabilità», ripete Boeri.

Simona Ravizza – Corriere della Sera

«Bloccate il parcheggio in Sant'Ambrogio, piazza a rischio»

Appello al sindaco, all'assessore alla Cultura, alla Soprintendente ai Beni culturali e al ministro Rutelli di architetti e storici dell'arte: il nuovo parcheggio sotterraneo vicino alla basilica di Sant'Ambrogio va bloccato. La basilica, riconosciuto santuario di grande valore artistico, religioso e storico, potrebbe essere danneggiata.
"I sottoscritti, architetti e storici dell'arte, si rivolgono al sindaco di Milano Letizia Moratti, all'assessore alla Cultura Vittorio Sgarbi, alla Soprintendente ai Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia Carla Di Francesco, al ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli. invitandoli ad agire, con l'autorità che loro compete, per bloccare il progetto di parcheggio sotterraneo presso la Basilica di Sant'Ambrogio.
Gli scavi, iniziati circa un anno fa, proseguono a tempi alterni. L'impresa costruttrice distribuisce tuttora nelle portinerie della piazza pieghevoli e volantini che illustrano il progetto. Questo anche se ci risulta che il sindaco e l'assessore ai Beni Culturali, sensibili alla sua inopportunità, si siano espressi chiaramente sulla necessità di bloccarne l'esecuzione, per il rispetto dovuto a questo monumento. Tutto il mondo considera questa Basilica, il suo quadriportìco, la sua abside, i suoi campanili, i suoi due porticati bramanteschi, esempio unico ed inestimabile dell'architettura romanica. Fatta erigere nel IV secolo dal Vescovo Ambrogio, uno dei padri della cristianità, il complesso di Sant'Ambrogio è riconosciuto oggi come santuario europeo di grande valore artistico, religioso e storico.
La dignità delle sue facciate (lungo la piazza sono visibili l'abside, i campanili, ed il porticato bramantesco) e la fragilità dei suoi campanili, potrebbero essere danneggiati da uno scavo meccanico a così ridotta distanza: l'alto campanile dei Canonici e quello più basso dei Monaci distano una ventina di metri dall'inizio dello scavo. La Basilica di Sant'Ambrogio merita, a nostro parere, un'area di rispetto protetta dal traffico. Al contrario un posteggio di quelle dimensioni non farebbe che accentuare il volume delle auto anziché risolverlo. Convinti che tutti i parcheggi progettati nel sottosuolo dovrebbero escludere il Centro Storico, ed essere posizionati solo ai suoi confini, ricordiamo che in questa area è a disposizione un parcheggio di cinque piani, già attuato ed inutilizzato in via Olona.
Chiediamo che sia chiuso lo scavo finora eseguito, restituendo alla piazza il suo naturale equilibrio e la sua bellezza, e proponiamo di vincolarla a traffico limitato. Nonostante lo scavo di cinque piani proposto dall'impresa costruttrice abbia ottenuto le concessioni dalla precedente Amministrazione, siamo certi che la sensibilità culturale dimostrata dal sindaco Moratti e dall'assessore Sgarbi, per questo caso specifico, possa bloccare il progetto nella sua totalità. In nome di una seria tutela dei valori storici ed artistici della città. Chiediamo loro di intervenire prontamente, superando con decisione le difficoltà che certamente dovranno affrontare, dando così esempio di cultura, equilibrio, e buon governo."
Jacopo Gardella, Gae Aulenti, Gianni Mezzanotte, Luisa Cogliati Arano, Cini Boeri, Luciano Caramel, Carlo Bertelli, Guido Canella, Flavio Caroli, Michele De Lucchi, Pietro Marani, Stefano Della Torre, Giulio Bora, Paolo Baldacci, Umberto Riva, Pier Luigi De Vecchi, Gillo Dorfles, Francesca Castelbarco Albani, Mario e Mariuccia Morganti, Giovanni Testori.

Corriere della Sera – 27/01/2007 

Redazione